L'ho conosciuto 3 anni fa.
Dora, mia cara amica dal pollice verde me ne ha regalato 2 piantine, assicurandomi che fosse molto semplice da coltivare.
In effetti io quel pollice non lo avevo propriamente verde. Affezionata alle trasformazioni, non avevo prima di allora mai assecondato l'ascolto dei ritmi della pianta, se non per capirne il suo grado di maturità. Fu così che iniziai a coltivare lo shiso, pianta aromatica orientale decisamente resistente di cui sono riuscita a raccogliere i semi e a ripiantarla per il secondo anno. In parte si arrangia da sola, diffondendo i suoi piccoli semi sui terreni limitrofi e ben resiste anche alla montagna, come dimostra lo shiso che ho piantato a 1000 mt slm (quello in foto!). Ho semplicemente piantato i semi in vaso a metà maggio, annaffiandoli a giorni alterni con poca acqua data con uno spruzzino. Ho collocato il vaso in una veranda, quindi protetto da eventuali correnti, con molta luce (ma nel mio caso, non per scelta, non c'era luce diretta). Dopo circa 3 settimane sono nate le prime piantine, in totale una trentina, che poi ho provveduto, una volta raggiunti i 10 cm di altezza, a trasferire in più vasi. Il passaggio a terra è avvenuto in pieno luglio, perchè quest'anno la stagione estiva in montagna ha tardato ad avviarsi, sicchè prima avrebbero, temo, patito il freddo.
Ho sempre usato terriccio da orto, mescolato a terra di montagna piuttosto ferrosa.
Ma veniamo a lei: sotto sotto chi è?
Si tratta della
Perilla Frutescens, una pianta aromatica e medicinale originaria dell'Oriente.
É conosciuta e coltivata in Giappone, Corea, Cina, India e Vietnam, usata sia per il sapore, sia per le proprietà, sia perché si tratta di una bellissima pianta ornamentale.
Se ne usano sia le foglie che i semi ed è nota soprattutto perché conferisce quel caratteristico colore rossastro alle
prugne umeboshi, le prugne salate giapponesi tanto amate dalla macrobiotica e dalle molteplici funzioni da cui si ottiene un acidulato, ottimo per caratterizzare molte preparazioni salate.
Il suo sapore ricorda lievemente l'anice e la melissa.
Oltre alle ricette che potete trovare su questo sito, le sue foglie sono delicate e sono ottime da aggiungere alle insalate verdi, per un tocco aromatico ulteriore o alle macedonie, insieme a aceto di mele e sciroppo d'acero creerete un sughetto davvero speciale per condire lamponi e frutti rossi, pesche e altra frutta estiva . A me piace molto a completamento di alcuni piatti con note dolci, o in abbinamento al sesamo, suo grande alleato nella cucina orientale. In parte lo scorso anno l'ho seccata a 40°C e ho creato una polvere di shiso, utile poi ad aromatizzare e colorare lievemente impasti e polpette.
Mio papà fa pure la grappa di shiso, raccolto a primavera ... buonissima! Balsamica e digestiva, magari in futuro vi condivido la sua ricetta, ma prima devo chiedergli il copyright ;)
Lo shiso è inoltre ricco di proprietà.
Se vi fa piacere approfondire questo aspetto vi rinvio ai seguenti siti:
tuttogreen.itvegolosi.it